«Fumo, sudore: alle tre del mattino l'odore di un casinò dove si gioca forte è nauseante. Sarà l'odore, o il fumo, o il sudore. Di fatto, il logorio interiore tipico dell'azzardo un misto di avidità, paura e tensione – diventa intollerabile». Dell’incipit di Casino Royale vi ho già parlato nella recensione del libro ed è... Continue Reading →
Smoke (1995), di Wayne Wang
Per commemorare Paul Auster, scomparso il 30 aprile 2024, ho nuovamente ospitato su Stazione Cinema l'amico Andrea Brattelli che, dopo aver recensito il libro su Jake La Motta, ci parla oggi del film Smoke, di Wayne Wang. Buona lettura! - - - - - - - - - - - - - - - -... Continue Reading →
The Wrestler (2008), di Darren Aronofsky
Credo che uno dei più grandi meriti da ascrivere a Darren Aronofsky, oltre a quello di aver diretto alcuni dei film più interessanti degli ultimi vent’anni (altri lo sono di meno...), stia nel fatto di aver restituito una sorta di dignità artistica e cinematografica a Mickey Rourke. Lungi da me ogni genere di paragone scriteriato... Continue Reading →
Perfect Days (2023), di Wim Wenders
«KOMOREBI. Termine giapponese che indica il luccichio di luci e ombre creato dalle foglie che ondeggiano al vento. Esiste solo una volta, in quel momento». Il fascino del Sol levante trova, da sempre, la sua naturale comfort zone sul grande schermo. Wim Wenders questo lo sa e sei anni dopo Submergence torna a regalarci un... Continue Reading →
Il ragazzo e l’airone (2023), di Hayao Miyazaki
«Quando si cerca il paradiso, è necessario tornare con la memoria alla propria infanzia. […] Il futuro dello Studio Ghibli è chiaro, crollerà. Che senso ha preoccuparsi? È inevitabile. Ghibli è solo un nome a caso che ho preso da un aeroplano. È solo un nome». Amare ma inevitabili, le riflessioni di Hayao Miyazaki sarebbero... Continue Reading →
Saltburn (2023), di Emerald Fennell
Una delle sfide più intriganti per registi e sceneggiatori, non solo nel cinema attuale, ma anche in quello del passato, sta nel riuscire a disegnare delle trame originali, affascinanti e che possano lasciare il segno nello spettatore. Ad alcuni questo riesce piuttosto bene, così da ricevere il giusto plauso di critica e pubblico senza che... Continue Reading →
Mia (2023), di Ivano De Matteo
«Far finta di niente, far finta che oggi sia un giorno normale / Che senso di vuoto, che brutta ferita / Per tutta la vita, cercare un appiglio / Sei colpa mia, la gelosia infrange tutto e resta niente / Le solite scuse, le solite storie». Così cantava Noemi al Festival di Sanremo del 2010... Continue Reading →
Carlo Verdone: 73 anni Troppo Forti
“Un bel giorno, senza dire niente a nessuno, me ne andai a Genova e mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana…”; “Magda, tu mi adori? E allora lo vedi che la cosa è reciproca?”; “‘o famo ssrano!”; “Nonna, m’hanno fatto un buono…”. Alzi la mano chi, almeno una volta, non ha mai pronunciato una... Continue Reading →
Killers of the Flower Moon (2023), di Martin Scorsese
“Viviamo in un’epoca particolare scelgo di fare film lunghi per un motivo preciso: il pubblico è ormai abituato alle serie, al binge watching. Ci si chiude in casa e si passano ore a guardare decine di episodi uno dietro l’altro. Quindi perché non farlo al cinema? La mia è una sfida. Cinque ore seduti sul... Continue Reading →
(INTERVISTA) Peter Webber: La ragazza con l’orecchino di perla. L’omaggio del regista a Jan Vermeer.
Questa è la storia di un quadro e della sua realizzazione. O per meglio dire: è la storia di come un quadro abbia ispirato uno dei film più interessanti dell’ultimo ventennio. Alcuni la definirebbero un semplice adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Tracy Chevalier. Per il regista e i produttori, invece, La ragazza con l’orecchino di... Continue Reading →