Vesper Martini: il drink preferito di James Bond

«Fumo, sudore: alle tre del mattino l’odore di un casinò dove si gioca forte è nauseante. Sarà l’odore, o il fumo, o il sudore. Di fatto, il logorio interiore tipico dell’azzardo un misto di avidità, paura e tensione – diventa intollerabile».

Dell’incipit di Casino Royale vi ho già parlato nella recensione del libro ed è proprio nell’opera scritta da Ian Fleming nel 1953, perfettamente trasposta nel film diretto da Martin Campbell nel 2006 che, seduto al tavolo da gioco, James Bond ordina per la prima volta al barman un insolito cocktail la cui preparazione recita più o meno così: «Un Dry Martini con tre parti di Gordon, una di Vodka e mezza di Kina Lillet. E poi aggiunga una sottile scorza di limone». Che si tratti di versione letteraria o cinematografica, è possibile che la battuta possa cambiare ma la sostanza resta la stessa, così com’è fondamentale l’imperativo bondiano che differenzia il drink dal classico Martini: «Agitato, non mescolato».

Il tutto a vostro rischio e pericolo, però. Perché un conto è il fascino della narrazione letteraria, tutt’altro discorso è, invece, ritrovarsi nel bicchiere un trittico di ingredienti che, sia perdonato Fleming, per sua stessa ammissione gratificano più il fascino dell’agente segreto che non effettivamente il palato. Per capire cosa intendo, bisogna considerare che quel tipo di cocktail (che poi prenderà appunto il nome di Vesper Martini nei romanzi dello scrittore britannico) è sostanzialmente un drink fortemente alcolico a base di gin, vodka e, ad oggi, vermut bianco. Perché dico “ad oggi”? Semplicemente perché, un tempo, la ricetta originale prevedeva l’utilizzo del Kina Lillet: un vermut francese dal retrogusto piuttosto amarognolo, aromatizzato al chinino (che com’è noto, se consumato in dose massicce può risultare tossico), fuori commercio dagli anni ‘60. Nella sua veste moderna, quindi, il Vesper Martini ammette l’utilizzo del Lillet Blonde (o Blanc), decisamente più aromatico e gradevole al gusto rispetto ai classici vermut dry.

Un cocktail semplice ma di sicuro effetto quello che spesso e volentieri vediamo sorseggiare dall’agente segreto più famoso di Sua Maestà. Oltre che un inguaribile tombeur de femmes, infatti, James Bond è da sempre raffigurato come un notevole intenditore di superalcolici, tanto da destreggiarsi abilmente tra un calice di Dom Pérignon, Taittinger o Bollinger o un sorso di Scotch & Soda. Nessuo, però, è in grado di eguagliare la sua passione per il Vesper Martini. Un equilibrio di gusto che contrappone due basi alcoliche secche come il gin inglese e la vodka russa, allo stesso modo del dualismo che, come certo avranno notato gli appassionati di 007, nella stragrande maggioranza delle avventure raccontate da Ian Fleming contrappone ideologicamente e politicamente il blocco orientale sovietico a quello britannico. Ciliegina sulla torta, o scorza di limone sul cocktail, dovremmo dire in questo caso… L’appellativo “Vesper” altro non è che il ricordo di Vesper Lynd: prima Bond Girl della saga e unica donna che James Bond abbia veramente amato in vita sua.

Occorrente e ingredienti:

  • Tre parti di Gordon’s Gin;
  • Una parte di Vodka;
  • Mezza parte di Lillet Blonde (ex Kina);
  • Una scorza di limone, sottile e allungata;
  • Una coppa Martini;
  • Uno shaker;
  • Ghiaccio.

Nel video sottostante potete trovare la preparazione del drink. Non vi resta che provare e… immedesimarvi nella parte!

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